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VOLARE ALLA CIECA
"Era tanto vicino da sfiorarlo, aveva sprecato tutte le sue forze per raggiungerlo e adesso, pian piano, sentì la sua pelle frantumarsi"
50x70cm
96 ore di lavoro, un mese
inchiostro a china su cartoncino
Ottobre 2022
IL PENSIERO CHE HA PORTATO ALL'IDEA
Lo studio delle luci e dei riflessi all'interno di una figura in vetro, tanto fragile quanto complessa. Si diventa ciò che si sta perdendo pur di non perderla del tutto. Aggrappandosi alla possibilità di riappropriarsi della sfera, il pipistrello è disposto a tutto. Sa di non poterla riavere, quindi diventa come lei pur di non dimenticarsela. Spesso per ricordare è necessario rivivere o risentire determinate cose, come se fossero le uniche tramiti per non far dissipare un ricordo passato che abbiamo in testa. La paura del rimpianto rischia di essere uno dei più efficaci modi per autolesionarsi i ragionamenti.
Questo aggrapparcisi morboso può causare danni. Occupa spazio dedicato al presente, distrae dal domani, ci rende fragili quanto un bicchiere di cristallo.
La disperazione nel raggiungere l'oggetto del proprio desiderio, la paura di poterlo perdere. Il rimpianto per l'aver o non l'aver fatto qualcosa può insediarsi nella memoria in un modo peggiore rispetto a come potrebbe fare un idea. Il pensiero che sia troppo tardi è logorante, non c'è possiblità di riavvolgere il nastro.
Ormai è fatta.
Ma non basta questo per accettare e lasciar correre, si vola alla cieca, letteralmente. Non del tutto in grado di lasciar andare il passato una buona parte di lui gli rimane agganciato addosso. Perennemente voltato ad osservarsi alle spalle e ad andare avanti per inerzia.
Imparò a volare davvero bene, ma solo dopo esser tornato se stesso,
si guardò allo specchio e riprese in mano la sua vita.
Riacquisì, così, la vista.
OPERA A GRANDEZZA
NATURALE
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